Un lago di pace.

E così tutto ebbe inizio, mentre verso il mio amato lago muovevo i primi passi. Non sapevo cosa sarei diventata mentre sentivo il vento soffiare, solo lo respiravo a più non posso, con gli occhi chiusi, un dono di pace indescrivibile. Quei momenti, che avrei voluto rendere immortali, mi spingevano a desiderare quegli alberi meravigliosi, con le loro foglie che cantavano al vento, gli uccelli e il suono dell'acqua, il tepore e la luce che gioca a nascondino tra gli alberi, ed io immersa così, osservando quella luce che abitava il lago incantevole, colui che ha guarito un vuoto incolmabile. In tutto questo tu eri assente, lo sei sempre stato, ma non dentro di me, è bene che tu lo sappia che ti ho sempre portato con me, per boschi e laghi stringevo la tua mano immaginando il tuo sorriso, un intreccio corporeo nell'acqua come due pesci fuori dal mondo esterno, dove tutto condividono e nulla li divide, il tempo non li tortura perché gioiosi del presente. Tu, anima lontana, hai reso mio quel lago e sul cuore hai inciso il suo ricordo ora divenuto eterno. Non sono riuscita a trovarti, ho fallito, ma non ho mai smesso di cercarti, vivo in te e vorrei potertelo dire, ma forse lo sai già. Vorrei che tu sapessi della barriera che oggi circonda quel lago, uno scudo che ho creato per noi, ed io come una prigioniera ti aspetto e resto lì. Lo sai, è tutto molto silenzioso qui, sono certa che lo ameresti, in quanto a me, farò di tutto per farmi trovare migliore di ieri perché mai vorrei donarti il mio presente peggiore. Ti sento fragile ed io sono forza, sono la presenza nei tuoi silenzi e il coraggio che hai perso, la primavera che ti risveglia e la beatitudine di quel raggio che entra, sono io, colei che ti cerca.


Il lago, acrilico su tela


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