L'altalena.

Lontano ricordo di un infanzia ormai andata ma mai dimenticata, qualche volta ti ritrovo strada facendo e ritorna la voglia di dondolarsi, leggeri e senza le preoccupazioni che oggi rendono la vita un macigno.

Come un film in bianco e nero, mi rivedo da piccola con la voglia di volare, con tutte le forze spingere per arrivare sempre più in alto, ed anche lei che tornava bambina, al suono di una gioia che occupava quel tempo pieno di vita, in quel parco così ben curato, il nostro giardino dove rose e fontane donavano colori e profumi che indelebili rimangono.

Sempre davanti ai miei occhi e sempre venivo a trovarti con lei, e come dimenticare quel gentile custode che tutto curava con amore, mentre adesso, invece, non è rimasto più nulla, tutto svanito insieme all'infanzia, ora il vuoto e l'abbandono.

E qualche volta mi siedo ancora sull' altalena perché mi voglio cullare, con la stessa illusione dei cuori innocenti che alla vita senza timore sorridono, gioiscono oggi perché il domani non esiste e non fa paura.

In un mondo fatto solo di cose belle, giochi, sorrisi e tutto da scoprire con entusiasmo, quest'ultimo, che più si cresce e più si allontana, abbandona inesorabilmente la carne e trascina con sé anche la forza.

Come un magico passaggio mi riporti indietro, anche se solo con la mente, è comunque un bel momento, dove tutto scorre davanti agli occhi e, si avverte lieve, il benessere di una vita che qualche volta sorride.

Ad un tratto lei che cuce i nostri vestiti, il suo sorriso negli occhi e l'amore che tutto avvolge, i suoi giochi e le torte, le feste e la famiglia insieme, insomma, tutto aveva un senso, non ci si annoiava e la superficialità era lontana anni luce. 

E sarebbe bello essere consapevoli della meraviglia che si sta vivendo in quel preciso istante, invece siamo umani, e quando tutto finisce, allora, solamente allora, l'importanza si comprende.



Vola sempre più in alto
L'altalena, carboncino su foglio A4







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