100 volte.

Per tutte le volte che hai desiderato ma mai realizzato, quando hai sognato il cambiamento che mai hai realmente pianificato, per ogni mattina straziante, dove ti alzi dal letto come un prigioniero condannato ai lavori forzati, mentre tutto fai tranne quello che realmente vorresti fare e le giornate scorrono come fotocopie.

Per ogni singola passione che hai lasciato alle tue spalle, intimorito dal parere degli altri, convinto di non avere scelta, il fallimento e le frustrazioni che hai cercato senza nemmeno saperlo, sai in cambio di cosa hai accettato tutto questo anche se non ne conosci il vero motivo, lo stesso che scopri solamente dopo una vita da incubo, quando trascorri i tuoi anni migliori a rincorrere soltanto il denaro... così si diventa cento volte schiavi.

Cento volte schiavo per ogni banconota da cento, cento e più giorni sono ogni centesimo che spendiamo, tutte le volte in cui abbiamo scelto di mettere da parte tutto ciò che amiamo e cento volte ci pentiremo alla vecchiaia per una simile follia.

E siamo fatti oramai di mille rinunce, il prezzo che abbiamo scelto di pagare, in un'era dove tutto bisogna comprare, più spendi e più sei come un dio da venerare, sempre più lavoro mentre tutto diventa più caro, aumenta ogni cosa, ancor di più il vuoto e la disperazione di chi non arriva nemmeno a fine mese.

Cento sono i rimpianti futuri per ogni singola banconota, milioni i momenti persi per sempre e una soltanto la vita che abbiamo.

Cento sono le volte in cui si subisce, si piange e ci si sente insoddisfatti e, con esse, anche la voglia di evadere da questo grande carcere creato dall'uomo che sembra non avere pietà.

Banconota che si poggia sull'erba, pronta ad essere spazzata via da un soffio di vento, come fosse una foglia che cade, così sei tu, vai e vieni, ma la natura non ha il prezzo di una vita gettata nel fondo del lago, al contrario, sa di vita e di rinascita, perfettamente in grado di darci ciò di cui abbiamo bisogno realmente. 

E vola pure via mia cara banconota, tanto ci sarà sempre qualcuno che correrà dietro di te per acciuffarti, convinto di aver trovato una fortuna, ma nel frattempo tutto quanto sarà rimasto lontano, dietro di lui come un ricordo immerso nel solvente. 

Niente più colore, tutto sbiadito e piatto, in cambio le banconote per colmare il vuoto di una casa disabitata, dove non c'è calore, nemmeno amore, e le semplici cose, (come recita la meravigliosa canzone di Vinicio Capossela)," le semplici cose se le divora il tempo"... Un tempo trascorso a fare ciò che odiamo.

C'è chi parte in cerca di fortuna e chi resta, chi dopo anni ha capito che forse, quella che chiamano una "vita di fame" , non è esattamente come sembra, più appropriato definirla come una vita di scelte, dove si scarta tutto il superfluo, in cambio, tutto quanto, la bellezza di una vita semplice, la vera e sola vita degna di essere chiamata tale.

Capisci tutto questo e comprendi il senso della vita, cade il masso che preme sulle spalle e tutto è più leggero, ritorna il respiro e la voglia di fare per vivere e non il contrario. 

Se diversamente, ti chinerai per raccogliere quella banconota che si posa sull'erba, sarai per sempre "100 volte schiavo". 



Il bivio
100 volte, matite acquarellabili su foglio A4




Commenti

Post popolari in questo blog

Cappuccetto rosso.

Mi troverai.

Non è arte.