Il Bosco Perduto. (The legend of Zelda)

 


Korogu, acquerello su carta. 


C'era una volta un magico bosco in un regno chiamato Hyrule, dove una principessa, insieme ai suoi coraggiosi compagni, lottavano tutti insieme per proteggere gli abitanti da una terribile calamità che puntualmente arrivava a stravolgere la pace e l'armonia di quel luogo incantato.

Una malvagia creatura assetata di potere, tentò più volte di impadronirsi di Hyrule ma senza successo, poiché tutti gli eroi erano combattenti valorosi e dotati di forti poteri, tutti prescelti che arrivavano da quattro villaggi diversi; si unirono il potere dei fulmini, del vento, dell'acqua e del fuoco, tutti insieme per proteggere la loro principessa Zelda ed affiancare l'invincibile spadaccino, nonché protettore di quest'ultima, l'unico in grado di impugnare una potente ed antica spada, la spada che esorcizza il male.

Il bosco magico, chiamato "il bosco perduto", era abitato da piccole creature dal nome di "Korogu", i custodi di un prezioso tesoro che aspettava solamente il coraggioso spadaccino; erano molto dolci e buffi, con una tenera vocina, avevano il corpo di legno ed il viso coperto da una foglia, ebbene sì, la loro faccina era composta da una simpatica foglia con tanto di occhi, bocca e, poiché amavano i campanellini e li portavano addosso, ad ogni loro passo suonavano in modo molto grazioso.

Mentre gli eroi si preparavano a lottare contro la calamità, anche i Korogu si diedero un gran bel da fare, resero il bosco inaccessibile a tutti i viandanti ed ogni volta che qualcuno provava ad entrarci, venivano avvolti da una forte nebbia ed espulsi nuovamente fuori, insomma, solamente i Korogu potevano viverci insieme all'albero gigante parlante, anche lui in attesa dello spadaccino.

I piccoli esserini, in attesa del fatidico giorno, costruirono una casetta all'interno dello stomaco del grande albero, fecero una stanzetta accogliente con un morbido e comodo letto di foglie, così, quando l'eroe sarebbe arrivato avrebbe potuto riposare beatamente e recuperare tutte le sue energie per affrontare la faticosa battaglia che lo attendeva, ma non finisce qui, perché i Korogu aprirono anche una piccola bottega dove lo spadaccino Link, (così si chiamava), avrebbe potuto fare colazione appena sveglio ed inventarono anche delle prove di coraggio che l'eroe, una volta li, avrebbe dovuto superare per dimostrare il suo valore, insomma, pensarono proprio a tutto.

Finché un bel giorno finalmente Link si svegliò da un lungo sonno durato cento anni, poiché dopo l'ultima battaglia rimase ferito durante lo scontro e, Zelda, per proteggerlo, lo fece cadere in un profondo sonno ristoratore e in attesa del suo risveglio cercò con tutti suoi poteri di domare la calamità tenendola a bada.

Una volta sveglio, Link, si precipitó alla ricerca della principessa ed i suoi amici, attraversando mari e monti per accrescere i suoi poteri ormai assopiti da troppo tempo, sconfisse i cattivi e mai smise di cercare Zelda e la sua spada che aveva smarrito nell'ultima battaglia di cento anni fa, finché un giorno scoprì che la sua invincibile spada si trovava proprio nel bosco perduto, giaceva davanti al grande albero parlante e fu la principessa stessa a portarla lì, chiedendo agli abitanti di custodirla fino all'arrivo di Link, così Zelda, fiduciosa per il futuro del suo regno, prese la spada e la fece giacere conficcata nella pietra che si trovava proprio al centro del bosco, ringraziò tutti gli abitanti e se ne andò.

Fu allora che il nostro eroe, decise di andare nel bosco perduto per recuperare la spada che esorcizza il male, indispensabile per sconfiggere il malvagio che voleva diventare il padrone assoluto del regno di Hyrule per poi portarla alla rovina, ma non aveva fatto i conti col nostro invincibile eroe che avrebbe fatto di tutto pur di salvare il suo amato regno e la principessa.

Ecco che Link arrivò all'ingresso del bosco perduto, davanti a lui quella nebbia così fitta da trovarsi spaesato e non sapendo da che parte andare, però, lui che era assai astuto, vide da lontano un piccolo bagliore e, in men che non si dica, trovò il sentiero che i Korogu avevano marcato proprio per lui con delle torce accese dal fuoco e, seguendo il percorso, si ritrovò dentro il magico bosco.


L'incontro Con I Korogu Ed Il Grande Albero Parlante.



Link, rimase colpito da quel luogo così silente e magico, sembrava una favola, tutto verde e pieno di piccole fate che sembravano lucciole, brillavano e danzavano allegramente, tanti fiori che gli abitanti chiamavano "principessa serena", detti così in onore della principessa Zelda, poiché era amata da tutto il regno ed il sogno di tutti era quello di vederla serena e spensierata. Ad un tratto lo sguardo di Link si posò sul grande albero, notando all'istante la sua amata spada  e mentre i Korogu diffidenti e spaventati si nascondevano tra gli alberi ed i cespugli, rimasero fermi immobili ad osservare quella curiosa visita appena ricevuta, nella speranza che fosse veramente lui quel famoso spadaccino di cui tanto avevano sentito parlare.


Allora lo spadaccino si precipitó li e, afferrando il manico, cercò con tutte le sue forze di estrarre la spada dalla roccia finché finalmente ci riuscì e fiero la sollevò verso il cielo in segno di vittoria ed onore alla sua compagna di tante battaglie, era giunta l'ora di affrontare il suo nemico, lo scontro decisivo che avrebbe portato Hyrule alla libertà. All'improvviso, la profonda voce del grande albero ruppe il silenzio del bosco pronunciando le parole che gli furono state dette da Zelda, raccontando a Link che fu proprio lei a cedergli la spada in custodia in attesa del suo risveglio e, Link, si sentì subito sollevato nel sapere che la principessa stesse bene, provando tanta gratitudine per il nobile gesto e fu riconoscente a tutti i Korogu, che nel frattempo, festeggiavano entusiasti il tanto atteso arrivo. Finalmente Link poteva dirigersi al castello ed uscirne vittorioso, grazie all'aiuto dei suoi amici guerrieri ed ai piccoli ma coraggiosi Korogu, che anche se non poterono combattere al suo fianco, resero comunque possibile lo scontro finale grazie al loro appoggio ed impegno nel custodire la preziosa spada, l'unica capace di scalfire quel brutto malvagio, permettendo di riportare la pace nel magico regno di Hyrule, infatti, così fu.

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