Il giorno e la notte.

 



Parlami ti prego, attraverso i miei colori, diventa la fusione di questi pennelli per risentire quegli odori. 

Non ti vedo ma ti dipingo con questi attrezzi che forte stringo, la tua assenza prende forma per divenire un passato vivido nel presente, questo legame va cantato ma solo dolcemente.

Vibrano queste acque ed il tuo riflesso si fa vivo, anche se non ci sei più di tutto questo io non mi privo. 

Sussurrano le lucciole durante il tuo passaggio, non vogliono che arrivi la fine di questo lungo viaggio, lo stesso che ha risvegliato il tempo che si è fermato e l'ossessione del pittore che era appena rinato. Ora più consapevole e queste forme provo a domare, lo sai che sono scene che a noi vorrei donare.

Sono già nostre, questo legame ne è testimone, un unione nata dalla pittura che ora si è fatta confusione. La mia arte ti cerca, rivuole quell'inizio, disperatamente vuole la tua voce come fosse un dolce vizio.

Tu sai com'è iniziato, capisci di cosa parlo, vorrei annientare il tempo per dirti di non farlo, tornare a quell'istante per fermare la follia, la stessa che ha distrutto l'immensa gioia che era mia.

Queste acque mi son rimaste a cullarci con leggerezza, vedo i nostri riflessi fondersi in una velata amarezza.

Come il giorno e la notte, non c'è modo di incontrarti, alle prime luci dell'alba, forse, i nostri occhi potranno sfiorarsi.

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