Dipingi come loro.

Siete mai stati rapiti dalla magia che sprigionano i bambini mentre dipingono? Dalla totale assenza di schemi e regole che assimiliamo da adulti? Loro ignorano tutto questo e si esprimono nella totale libertà, attraverso la loro infinita fantasia percorrono il viaggio all'interno del loro mondo, questo è il punto fondamentale per fare arte. Un bambino non teme di smontare la realtà, non si cura delle proporzioni, ma soprattutto, riesce a mandare dei forti messaggi pur non volendo, in quel momento è tutto un gioco, comunicazione dell'inconscio attraverso la vera semplicità. Un bambino sa anche insegnare la vita, ti riempie l'anima di gioia semplicemente disegnando la classica casetta, si perché lui non ha ancora smesso di osservare il sole, il cielo, le nuvole che assumono le forme più tenere che possono essere concepite. Quanti di noi da piccoli non ha fantasticato fissando il cielo? Magari sdraiati sull'erba con il suo fresco profumo, beh, praticamente tutti, ed è proprio a quella condizione che dovremmo tornare per trovare la nostra strada nell'arte, non è facile lo so, sfondare quel muro fatto di logica che abbiamo costruito con il tempo e l'istruzione, ma attraverso il giusto pensiero è possibile, a piccoli passi, proprio come fanno i bambini quando imparano a camminare, qualche volta perderemo l'equilibrio per poi rialzarci. Non sto affatto dicendo di abbandonare del tutto la realtà, sarebbe pura follia, dobbiamo solamente distaccarci da essa davanti alla bianca tela, giusto per fare un esempio, ma potrebbe essere qualunque supporto, legno, marmo, ed è proprio quest'ultimo che mi porta alla memoria il mio amato Michelangelo, libero anche lui quando nel marmo vedeva le sue figure già scolpite. Quanta poesia abita la nostra anima, cosa può fare la sensibilità di un artista e il loro sentire così intenso... Questa è vita, creazione, la mano che porta in vita quel che siamo, così le tele diventano pezzi della nostra anima, come mi disse molto tempo fa un maestro di pittura, il mio amato professore, colui che illuminò più volte il mio percorso pittorico di quegli anni, la sua bellezza, oltre la sua pittura, un uomo ingegnoso che ha scelto di adoperare dietro le quinte, la semplicità, un anima meravigliosa alla quale non ho mai espresso veramente la mia stima per lui, quanto lui sia stato importante nella mia vita, ero solo una ragazzina e non capivo tante cose, adesso che ho fatto tesoro delle sue parole, lui vive nei miei dipinti e per sempre ci sarà. Con lui ho scoperto l'amore per l'arte, con la sua ironia che non permetteva nessuno di distrarsi durante le lezioni, la sua totale assenza di arroganza, il suo amore per il paesaggio e dagli elementi, per molti banali, che compongono esso, ora lo so, questa è arte vera. E sono questi i ricordi a cui mi aggrappo per tornare bambina, anche alla mia mamma che si divertiva a farci giocare con le bolle di sapone, a mio fratello che finito scuola mi faceva trovare una macchina fatta di sedie:siediti! Mi diceva. Dove vuoi andare? Ti ci porto io! Ecco, possono esistere ricordi più belli? Non per me, e tutto quanto ha modellato la mia figura di oggi, sarebbe un peccato imperdonabile non trasformare tutto questo in colore, utilizzare uno strumento così potente per andare a trovare le persone che amiamo ogni volta che lo si desidera, anche se si tratta solo del passato è possibile dargli nuova vita, così come feci io durante la pandemia, non ero in casa, bensì sull'erba a giocare con le bolle di sapone. In poche parole torna bambino per dipingere, come il grande Picasso cercò di farlo per tutta la sua vita.


Infanzia, matite su carta


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