Come un rituale.

Ci sono eventi che ti cambiano, a volte in positivo altre in negativo, come un tatuaggio rimangono per sempre in noi e con il tempo segnano il nostro percorso.

Nessuno di noi possiede una sfera di cristallo che ci permette di prevedere il futuro, o come andranno determinate relazioni, qualche volta bisognerebbe seguire l'istinto anche se purtroppo non sempre lo facciamo, quindi, finiamo col buttarci a capofitto in situazioni errate, almeno per noi. 

Ma tutto serve in questa vita, anche le esperienze negative, che se usate nel modo giusto, possono essere ottimo concime per il nostro giardino. 

Come si dice, sbagliando si impara. 

E cominciano i lavori, cerchi e cerchi le piante più belle, fiori, pietre e recinti per comporre il tuo mondo, lo stesso mondo che diventerà la tua tana e che nessuno mai potrà distruggere.

Come un rituale di chi fa meditazione, hai scelto la via del non sentire più l'inutile rumore, in perfetta sintonia con il tuo respiro e cuore, la natura ti consiglia la giusta direzione. 

E senti il male abbandonare il tuo corpo, ogni stupido incontro ormai un vecchio ricordo e sdraiato per terra a contemplare ogni sollievo, sconfitte e delusioni seppellite sotto terra. 

Pronta ad innaffiare tutti i giorni le tue piante, crescono e splendono come speranze, sorpresa le guardi e non ti pare vero, un tempo erano solo erbacce, oggi magia del tuo siero. 

Il tuo giardino pieno di meraviglie è come un universo parallelo, i demoni del tuo passato sono stati distrutti e messi a tacere, sotto terra stanno, quindi non temere, quella grande croce ora ti protegge e quel piccolo specchio che giace al suolo, è custode della tua anima che ha preso il volo. 



Dove tutto giace e riposa.
Il rito, acrilico su tela. 



Commenti

Post popolari in questo blog

Cappuccetto rosso.

Mi troverai.

Non è arte.