Per sempre.

Per tutti coloro che non hanno mai conosciuto il "per sempre", per me che non conosco l'aspetto di chi rimane, di colui che afferri questa mano che ormai trema, per andare lontano, da qualche parte, sicuramente verso qualcosa di costruttivo.

Vi mostro questo dipinto che per me rappresenta il per sempre, sembra inquietante, lo so, ma sarà forse colpa di questo sporco tempo, che ormai, ci mostra solo l'incertezza di una vita in bilico.

Generazione precaria, non solo per quanto riguarda il lavoro, purtroppo anche i sentimenti, come un esperimento finito male, dove appena qualcosa va storto non si prova minimamente a rimediare, se qualcosa si rompe si butta subito via... Tanto possiamo comprarne un'altra.

Così scorre il tempo, abbiamo tante cose ma in realtà non abbiamo nulla, nessuno fatica più per comprendere le ragioni altrui, troppo sforzo si, estremamente difficile e noioso lottare per costruire un impero fatto di vera felicità. 

Aspetta, com'è che dicono in molti?
Ah si, ora ricordo... 
Ma si, cosa vuoi che sia? Dimentica, anzi ancora meglio, fai chiodo schiaccia chiodo!

Ma certo... Che stupida che sono, effettivamente è molto meglio così, non si soffre, non serve dare amore, costruire e crescere nel rispetto, con fiducia e complicità, tanto abbiamo anche le piattaforme social che aiutano... Che ci vuole?

Beh, mi viene da dire che ci vuole un gran coraggio per distruggere la propria unica esistenza, passare da un'anima all'altra senza nessun scopo, tranne quello di ritrovarsi un giorno completamente soli, seduti a tavola e, davanti a noi, solo misere briciole di un tempo ormai andato, che mai più ritornerà. 

Ci chiamano la generazione della solitudine, un motivo ci sarà, si perché la solitudine agghiacciante è sempre più evidente, la vedo ovunque, anche in coloro che sono sempre circondati da quelli che chiamano amici. 
Ma quali amici? Gli stessi che quando non ci sei sputano veleno su di te?
Non è forse molto meglio il "pochi ma buoni?",
Certo che si, ma in pochi hanno il coraggio di essere veramente se stessi. 

Non mi resta che trovare rifugio nell'arte, unica via che conosco per sfuggire da questo inferno, sorridere quando una coppia di anziani cammina tenendosi ancora per mano, vivere nel ricordo dei miei nonni che hanno veramente lottato per un amore, nel frattempo osservo anche voi due, anime legate da un rosso intenso, come fosse un solo cuore, date un vero senso alle parole che facilmente si pronunciano, cioè, finché morte non ci separi.




Finché morte non ci separi.
Legame, acrílico su tela. 


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