I Due Pesciolini.

 


Pesci rossi, acrilici su carta. 


Li portarono dentro una boccia di vetro che ancora eran piccoli ed il mondo non conoscevano, nati nel blu profondo, illuminato dai raggi del sole che quelle acque dolcemente attraversavano. 

Dovevano prepararsi alla sopravvivenza, imparare a vivere, a difendersi, ma troppo presto arrivò il volto di chi decise che avrebbero fatto a meno di una libertà a loro destinata per natura. Così, brutalmente, prese i due pesciolini rossi strappandoli via dal loro contesto e, all'improvviso, quel blu meraviglioso per loro non ci fu più, se non un ricordo vivido a scorrere dentro di loro. 

Divennero presto il regalo di un piccolo bambino che tanto desiderava avere dei pesciolini da ammirare e con cui giocare, ne fu subito entusiasta e immensamente felice nel vedere che il suo desiderio si fosse finalmente avverato. 

Il bambino, con l'aiuto della sua mamma, cominciò a preparare la nuova casetta dei suoi nuovi amichetti e poiché era molto sveglio per la sua tenera età, chiese alla mamma: Mammina, com'è fatta la casetta di un pesciolino? E la mamma rispose: Amore, i pesciolini vivono in acqua, ci sono piante acquatiche, sassolini e conchiglie. Allora mammina, facciamo la casetta come la loro? Così non si sentiranno tristi! 

Sorrise la sua mamma, con un velo di tristezza nei suoi occhi misto a tenerezza, per un figlio così empatico e buono che, nonostante così piccolo, aveva appena dimostrato di essere più maturo di qualsiasi altro adulto. 

Allora la mamma prese il suo dolce bambino ed insieme andarono a fare una passeggiata in riva al mare; raccolsero conchiglie, sassolini e piccoli pezzi di legno per decorare al meglio la casetta dei due pesciolini, il bambino giocava ed era felicissimo, non stava più nella pelle e non vedeva l'ora di tornare a casa con tutto l'occorrente. 

Appena entrati in casa, il bambino si precipitò subito nella sua cameretta, pronto a sistemare tutto accuratamente dentro la boccia e, per farlo, si fece aiutare dalla sua mamma. Non appena finito, il bambino ormai impaziente, chiese subito alla mamma di lasciar entrare i due pesciolini nella loro nuova casetta e così fu, erano finalmente immersi e potevano nuotare alla scoperta di un posto del tutto nuovo e sconosciuto, nuovi colori ed emozioni li attendevano, ma ahimè, in un minuscolo spazio vitale. 

Il bambino osservò per molto tempo i due pesciolini che timidi e spaesati nuotavano, mentre la sua mamma, non poté far a meno di gioire alla vista del suo figliolo così pieno di allegria per aver ricevuto due piccoli amici, gli stessi che aveva desiderato a lungo. 

Ad un tratto, mentre si trovava ad osservare i pesciolini, immaginando il fondale marino, si ricordò di una bellissima pianta blu che la sua mamma curava sempre con tanto amore. E pensò, forse, se metto la pianta accanto alla boccia si sentiranno veramente a casa! È blu come il mare, che bella idea! 

Così, con il permesso di lei prese la pianta e la posò accanto la boccia di vetro, tutto blu intorno ai due pesciolini, anche la parete della sua cameretta lo era, poiché amava quel colore è così l'aveva voluta. 

Non c'era un singolo giorno in cui quel dolce bambino non si prendeva cura dei suoi cari amici, gli dava il cibo e ridacchiava divertito osservando il loro modo buffo di mangiare, ammirava i movimenti lenti ed eleganti, ma più il tempo passava e più quella gioia veniva coperta da un velo di tristezza, cominciò a porsi delle domande: Chissà se sentiranno la mancanza della loro vera casa...sono felici di stare qui con me? 

Come già detto, era un bambino davvero straordinario per la sua età, un animo gentile e con empatia da vendere.

Venne la sera e, una volta sotto le coperte, si addormentò come sempre, cullato dalla voce della sua mamma che era seduta lì di fronte a lui, a leggere una delle sue fiabe preferite e, come tutte le sere, appena chiusi gli occhi arrivava sempre un tenero bacio sulla sua piccola fronte... Poi tutti a nanna. Quella stessa notte fece un bellissimo sogno, era stato catapultato in una di quelle illustrazioni per bambini che lui adorava, un libro di fiabe ricco di natura, circondato di alberi e fiori, sentiva i suoni della natura, l'acqua che scorreva, gli uccellini che per lui si esibivano, libellule velocissime che accompagnavano i suoi passi e poi... quanti profumi deliziosi! 

Si guardò attorno incredulo di fronte a tanta bellezza, poi, in mezzo agli alberi vide uno specchio d'acqua, ogni creatura vivente si specchiava in quelle acque in un'esplosione di colori e, a piccoli passi, incuriosito si avvicinò a quel lago che pareva incantato. 

Non poteva credere ai suoi occhi, incantevoli ninfee galleggiavano in superficie, foglie di tutti i colori ed il riflesso del sole sull'acqua che gli sembravano tante stelline luminose. Infine la gioia più grande che lo fece esplodere di gioia esclamando: ci sono anche i miei amici li dentro!!! 

Si, perché ad un tratto vide tanti pesci nuotare felici dentro il lago, erano rossi, proprio come i suoi, non ci pensó due volte e si tuffò in quel verde lago per nuotare insieme a loro finché non si svegliò per fare ritorno alla realtà.



In sogno, acrilici su carta 


Appena sveglio i suoi occhi si posarono proprio sui due pesciolini e, all'istante ricordò ogni dettaglio del sogno che aveva fatto, così realizzò tutto quanto... 

Pensó che fosse giunto il momento di separarsi dai suoi amati pesciolini, voleva metterli in libertà, poiché era ormai certo che nessuno potesse essere felice in simili condizioni, specialmente dopo essere stati portati via dalla loro vera natura, non lontani da quei colori e meraviglie. 

Corse da mamma e papà, raccontò loro tutto quanto, del suo magico sogno e mise a nudo la purezza della sua anima, i suoi sentimenti d'amore verso quei pesciolini, un affetto vero, quello che non può abbracciare l'egoismo. I suoi genitori erano increduli dinanzi a tanta sensibilità, avevano messo al mondo un essere speciale ed erano orgogliosi di lui più che mai, tuttavia, questo gesto d'amore rendeva il bambino al contempo triste... Sapeva di dover dire addio ai suoi amici. 

Il padre, che ricordava ogni dettaglio del sogno, ebbe un'idea, voleva riprodurre alla perfezione il luogo che aveva sognato il figlio, così sarebbe potuto andare a trovare i suoi amici tutte le volte che lo desiderava e la separazione non sarebbe stata necessaria. Si mise all'opera insieme alla sua amata, ed insieme, in men che non si dica, realizzarono un bellissimo giardino con un lago artificiale, con ninfee e piante acquatiche, quello fu il premio per la bontà del loro bambino e per quei pesciolini che tanto avevano patito dentro quella piccola boccia di vetro. 

Venne il giorno della sorpresa, così lo presero per mano: Vieni con noi tesoro, abbiamo qualcosa da mostrarti, dissero al loro bambino. 

Dove andiamo? Rispose lui? 

Suo padre lo prese in braccio e disse: andiamo a vedere come i sogni, qualche volta, possono diventare realtà. 

Così si misero in cammino verso quel giardino nato da una storia d'amore tra un tenero bambino e due pesciolini, lo stesso sentimento che bisognerebbe avere per ogni forma di essere vivente...adesso quei pesciolini nuotano felici nel loro laghetto e aspettano l'arrivo del loro grande amichetto. 


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