Verso il cielo.

 




Alzerai il viso verso l'alto tutte le volte che avrai bisogno di più ossigeno, una boccata d'aria per colmare il ritmo accelerato di un petto che sente il peso di qualche preoccupazione, di quando guarderai tutti quegli occhi che ti circondano ma senza riconoscere le pupille con le tue sembianze. 

Lo guarderai quel blu, quasi a volerti nutrire di quei raggi capaci di donare pace con il loro tepore che la pelle attraversa, così, per un breve istante, tutto ti sembrerà più leggero. 

Con un bacio raggiungerai il cielo, così penserai ti poter sfiorare chi ormai non c'è più o chi lontano da te si ritrova a condividere solamente lo stesso pensiero per sentirti meno solo e connesso con chi ora vive dentro di te e nei ricordi. 

La luce e poi la brezza, una lacrima che il dolore spezza, poi ritorna il respiro a ridare sollievo, così riapri gli occhi per non vedere più il nero. 

Ti ritroverai a pensare alla tua vita mentre guardi in alto, perché sogni leggerezza e vorresti saper raggiungere gli uccelli con un semplice salto. 

Guarderai quei rami che sanno di casa, ora un pó cambiati, più intrecciati, come le tue vene a farti scorrere la vita, una sintesi lunga anni ed anni di ricerca di te, nel disperato tentativo di capirti per amarti intensamente. 

Diventerai lo scrittore di una storia a colori, tanti verdi speranza per cancellare il dolore, con un gran desiderio d'ispirazione per esternare così il tuo umore. Sarai passione, ostinazione, l'artefice della più bella destinazione, in un viaggio con una meta ancora offuscata, poiché la tua anima è ancora da scoprire e va ancora ricerata.

Arriverà quella pennellata d'istinto, veloce ma ricercata, per dare vita a quel dipinto, davanti a quella finestra dove il cielo ti attraversa, mentre ripensi a quella guerra mai persa. Con lo sguardo perso nel vuoto e quel sorriso di chi con malinconia si esprime attraverso la natura, per smettere così di vivere nella paura. 

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