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Visualizzazione dei post da marzo, 2024

Soli.

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È tutto come il mare amore mio, un continuo movimento di onde alte e basse, la potenza e poi la calma, la schiuma che si dissolve bianca, nel blu profondo dove in basso non vedi e, qualche volta, spaventa perché ignoto. Il vento soffia sul tuo viso ed i capelli ti accarezza, ti entra dentro per annientare la solitudine che spaventa, ti senti così piccolo di fronte a questo universo immenso e ancora sconosciuto, osservi tutto dall'alto per assaporare il brivido di una vertigine che giù vorrebbe trascinarti, ma resisti e rimani in piedi senza barcollare. Ti senti strano? Si, anch'io, non so davvero come spiegarlo bene, almeno non attraverso le parole, forse se mi guardi un attimo negli occhi puoi capire... Lo vedi? Riesci a capire questa strana malinconia che mi attanaglia, per qualcosa che non esiste ma che vorrei più di qualunque altra cosa al mondo? Che cos'è? Adesso trova le parole e, se puoi, ti prego dagli un nome. Mi fa male, questo silenzio è devastante, l'incerte

Le Due Tavolozze.

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  Questa è la storia di come si crean i colori, nata da una profonda amicizia ricca e colma di emozioni.  Due graziose tavolozze, supporto di ogni artista, i pennelli fan le coccole ai colori, mentre la carta fa da pista. Dove le pennellate scorrono ed inizia la fantasia, l'artista con conosce limiti, così crea con allegria. Il blu abbraccia il giallo e così appare il verde, per creare un prato fiorito e le tonalità delle sue erbe, gialli sono anche i fori ed il blu che tinge il cielo, pare come una magia ma in realtà è tutto vero. Ed ecco che arriva il rosso ed il giallo fa l'inchino, si avvicinano l'uno all'altro per guardarsi da vicino, il pennello poi li mischia e si crea l'arancione, per creare altri fiori di diverso colore.  Il blu vede il rosso e gli dice: dai facciamo il viola! Per dar vita all'aquilone che in alto adesso vola! Il bianco si fa leggero e nel cielo si diffonde, creando così le nuvole che pare schiuma sulle onde, i raggi del sole illuminano

Il Bosco Perduto. (The legend of Zelda)

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  Korogu, acquerello su carta.  C'era una volta un magico bosco in un regno chiamato Hyrule, dove una principessa, insieme ai suoi coraggiosi compagni, lottavano tutti insieme per proteggere gli abitanti da una terribile calamità che puntualmente arrivava a stravolgere la pace e l'armonia di quel luogo incantato. Una malvagia creatura assetata di potere, tentò più volte di impadronirsi di Hyrule ma senza successo, poiché tutti gli eroi erano combattenti valorosi e dotati di forti poteri, tutti prescelti che arrivavano da quattro villaggi diversi; si unirono il potere dei fulmini, del vento, dell'acqua e del fuoco, tutti insieme per proteggere la loro principessa Zelda ed affiancare l'invincibile spadaccino, nonché protettore di quest'ultima, l'unico in grado di impugnare una potente ed antica spada, la spada che esorcizza il male. Il bosco magico, chiamato "il bosco perduto", era abitato da piccole creature dal nome di "Korogu", i custodi d

Un Ritratto.

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Qualche volta si ha il desiderio di immortalare l'essenza delle anime a noi affini, imprimere l'anima di chi in noi scaturisce i sentimenti più belli, l'amore per la vita e la forza che va oltre ogni immaginazione, indipendentemente dal tipo di supporto utilizzato, lo si fa e basta, così, per rubare un piccolo frammento e renderlo eternamente nostro, che sia quantomeno visibile e tangibile. Sono le anime che ci accompagnano durante il nostro cammino, che come guide indicano la vita e, molte volte, sanno coprire le buche spianando così il terreno per noi, per impedire "l'incidente", qualunque cosa che possa far male, un dolore che sia fisico o mentale, insomma, angeli custodi che tutto illuminano con amore. Così un giorno presi l'occorrente per riprodurre su carta il volto di chi porta con sé il profumo dell'amore, quello vero, così buono che non teme nemici perché amato da tutti. Scorreva il carboncino creando le ombre e non tardarono i ricordi ad arri

I Due Pesciolini.

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  Pesci rossi, acrilici su carta.  Li portarono dentro una boccia di vetro che ancora eran piccoli ed il mondo non conoscevano, nati nel blu profondo, illuminato dai raggi del sole che quelle acque dolcemente attraversavano.  Dovevano prepararsi alla sopravvivenza, imparare a vivere, a difendersi, ma troppo presto arrivò il volto di chi decise che avrebbero fatto a meno di una libertà a loro destinata per natura. Così, brutalmente, prese i due pesciolini rossi strappandoli via dal loro contesto e, all'improvviso, quel blu meraviglioso per loro non ci fu più, se non un ricordo vivido a scorrere dentro di loro.  Divennero presto il regalo di un piccolo bambino che tanto desiderava avere dei pesciolini da ammirare e con cui giocare, ne fu subito entusiasta e immensamente felice nel vedere che il suo desiderio si fosse finalmente avverato.  Il bambino, con l'aiuto della sua mamma, cominciò a preparare la nuova casetta dei suoi nuovi amichetti e poiché era molto sveglio per la sua t